Sport da Combattimento e COVID
Considerazioni sulla riapertura delle Palestre per Sport da Combattimento
Maggio 2020, Brescia, Lombardia, Regione che puó vantare uno dei migliori e piú avanzati sistemi sanitari Europei, purtroppo, gestito dai peggiori politici italiani che oggi si vantano di come hanno gestito l’emergenza COVID-19, nonostante l’evidente catastrofico fallimento del loro sistema, basato su profitto, corruzione e tagli del personale. Con migliaia di morti, decisioni scellerate, pochi tamponi, isterismo e confusione, la Regione Lombardia puó vantare il triste record di contagi e decessi in Italia.
Tra pochi giorni le palestre e i centri sportivi potranno riaprire anche qua, si attende l’ufficializzazione della data precisa, anche se con regole piuttosto stringenti. Distanziamenti, prenotazioni, ingressi contingentati, mascherine, sanificazioni ad ogni cliente. Diventa difficile pensare alla riapertura di una palestra, come la nostra ad esempio, seguendo le regole e le indicazioni fornite.
Ma se anche le regole fossero state differenti, la nostra decisione non sarebbe cambiata;
NOI NON RIAPRIREMO
– Perché non é questione di regole ma di buon senso.
– Perché riaprire a queste condizioni significa fallire.
In questi anni alla Palestra Popolare Antirazzista abbiamo cercato di adottare una linea gestionale che ci differenziasse da altre realtà semplicemente facendo non del profitto il nostro obbiettivo. Organizzando invece corsi e attività per tutti quelli che volevano avvicinarsi alla nostra idea di fare sport come parte di un progetto più ampio, fatto di accoglienza, collaborazione, condivisione, onestà e antirazzismo mantenendo sempre un alto livello professionale anche dal punto di vista sportivo.
In parte ci siamo riusciti anche se in questi anni abbiamo visto di tutto, chi ci ha creduti una delle tante palestre da scegliere, chi ci ha preferiti perchè economici, chi perchè si poteva entrare senza controlli all’ingresso, chi perchè aveva fiducia di quello specifico istruttore ma anche chi partecipava per il puro piacere di far parte di quel modello differente di palestra, chi non ha perso un occasione per darci sostegno anche nelle attività di autofinanziamento magari senza nemmeno frequentare la palestra e chi invece non ha mai mosso un dito al di fuori del suo personale allenamento. Ci andava comunque bene così perchè consapevoli che quelli che non coglievano o non condividevano profondamente il senso che ci anima prima o poi avrebbero fatto altre scelte. Il 7° compleanno, caduto il 6 aprile, avremmo voluto festeggiarlo diversamente, ma il Covid-19 aveva già sconquassato le nostre vite imponendoci la chiusura forzata.
Costretti a fermarci
In questi due mesi è successo di tutto, la Lombardia, non senza colpe, ha pagato e sta pagando un prezzo altissimo e Brescia in particolare ha il triste primato del numero di vittime sul territorio nazionale. Il sistema economico però non può fermarsi come ci dicono gli economisti al servizio dei potenti e quindi le attività commerciali pur con mille limiti e difficoltà hanno dovuto provare a rimettersi in moto e con loro anche il mondo dello sport, dei centri fitness e delle palestre. Non c’è cosa peggiore che non poter continuare a fare quello che più ti piace ma a volte la scelta s’impone e così abbiamo deciso di non accelerare i tempi della ripresa perchè troppo alto è il rischio in termini di salute oltre che improbabile adottare misure adeguate per gli sport da combattimento che prevedono il contatto.Ci fermiamo, ma con il solo obbiettivo di ricominciare piú forti di prima.
Questo vuol dire pensare a come coprire le spese fisse in questi mesi senza introiti, vuol dire valutare in che modalità e con quali accorgimenti si potrà riprendere in sicurezza e soprattutto vuol dire pensare a come non deludere chi ci viveva come una seconda casa e non vede l’ora di tornare. Non staremo fermi ad aspettare improbabili aiuti Statali, Regionali o Comunali ma come sempre conteremo sulle nostre forze uniti a tutti quelli che ci conoscono e ci stimano.
Seguiteci sui nostri canali social, pronti a ripartire insieme, per continuare a garantire a Brescia uno spazio libero, indipendente, ricco di cultura, sport e socialitá.
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